8 mar 2012

Tre buoni motivi per puntare tutte le fiches sulla Champions

Ci sono dei momenti nella vita in cui bisogna ridisegnare le proprie ambizioni e i propri obiettivi per non cadere nel tracollo. Per l'Inter questa è stata una stagione disgraziata e nefanda, e se quello dell'ultimo mese sarà il trend su cui alligneranno le prestazioni future della squadra, rimarrà una stagione disgraziata e nefanda. E qui ci riallacciamo al discorso iniziale: è arrivato il tempo che l'Inter faccia delle scelte, e tra le due sliding doors a disposizione si butti a capofitto su una, abbandonando definitivamente l'altra.
I risultati della Champions League passati e quelli probabili nel futuro dischiudono infatti, anche in modo inatteso, all'Inter, la possibilità di riabilitare un'annata fatta di 16 sconfitte su 40 gare, di un settimo posto in campionato a -11 dal terzo posto e a -17 dal primo. Ho almeno tre buoni motivi per pensare che l'Inter debba fare all-in sulla Champions, puntando tutto ciò che c'è sul tavolo da gioco (non moltissimo, invero) sulla massima competizione continentale.
Numero uno, non c'è grandissima competitività, fatte salve Barcellona e Real Madrid. E' molto più probabile che l'Inter riesca a farsi largo nella Coppa contro Basilea, Apoel Nicosia, Benfica, Napoli e anche Milan (che gioca con Emanuelson, Nocerino e Mesbah, non con Rivelino e Djalma Santos) piuttosto che in campionato contro quattro squadre assatanate, giovani, fresche e motivate. Mal che andasse al Basilea contro il Bayern, l'Inter affronterebbe un avversario già battuto e ribattuto negli ultimi due anni, pronto per la terza ripassata di capo consecutiva. C'è poi un fattore di forma fisica e psicologica: è molto più facile per i giocatori, soprattutto per quelli con parecchie primavere sul groppone, concentrarsi su una sola competizione, fatta di poche partite, prepararsi per il mercoledì di coppa e magari alla domenica lasciar giocare i giovani e guardarsi la partita spaparanzati a casa, con il telecomando in mano e i piedi ammollo in una salvifica bacinella d'acqua calda (insomma, Villa Arzilla Inter). Last but non least, il Marsiglia ha appena perso tre partite consecutive, l'ultima 2-0 con l'Evian Thonon- Gaillard, un risultato che all'Inter aggraderebbe assai. Per spezzare le reni a Valbuena e Amalfitano non servirà certo un'Inter grandiosa, basta che torni a fare un pochettino se stessa, e che magari sul rettangolo verde si presentino i giocatori veri, e non i cugini, quelli scarsi.
Puntare tutte le fiches su Marsiglia: e poi aspettare che al sorteggio qualcuno non risponda con una scala reale

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